IMITARE LA
NATURA
Con il compostaggio vogliamo imitare, riproducendoli in forma controllata e
accellerata, i processi naturali che trasformano la sostanza organica in humus.
Il processo per creare il compost è copiato dalla natura.
COSA
COMPOSTARE
Le materie prime per la produzione del terriccio compostato sono tutti gli
scarti, residui ed avanzi di ogni tipo organico biodegradabile, ovvero
aggredibili dai microrganismi.Vanno invece evitati i rifiuti non
biodegradabili, o ancora contaminati da sostanze pericolose, tossiche o nocive.
Vetro, plastica, carta, barattoli di latta o alluminio, ecc. seguono la
strada della raccolta differenziata.
COME
COMPOSTARE
Ci sono diversi "strumenti" o approcci al compostaggio domestico,
che sono trattati in maniera esaustiva nel Manuale sul compostaggio domestico
elencato in fondo a questa pagina
·
La concimaia o buca
·
Il compstaggio in cumulo
·
Il composter fai da te
·
Il composter in platica, legno o altri materali
Il cumulo è un sistema completamente aperto che consente di lavorare grandi
quantità di scarti. I composter sono contenitori chiusi di volume e forma
variabile, generalmente fessurati sul fondo e sulle pareti.
LE REGOLE
D’ORO PER FARE UN OTTIMO COMPOST
Il luogo adatto.
La collocazione ottimale della “zona cumulo” nell’orto
e nel giardino è in un luogo praticabile tutto l’anno. Il cumulo va posto
all’ombra: l’ideale sarebbe all’ombra di
alberi che in inverno perdono le foglie, in modo che in estate il sole non
essichi eccessivamente il materiale, mentre in inverno i tiepidi raggi solari
permettano lo svolgimento delle reazioni biologiche.
La temperatura.
L’attività dei microorganismi durante il processo di
compostaggio produce calore, aumentando la temperatura del cumulo.
Normalmente, nella prima fase la temperatura nel
centro del cumulo oscilla tra i 45° ed i 55°C ed è ottimale perché i
microorganismi possano lavorare; successivamente vi sono una fase intermedia ed
una finale in cui si ha una progressiva diminuzione della temperatura, fino ad
arrivare a quella ambientale.
La giusta umidità.
L’acqua, come l’aria, è indispensabile per l’attività
dei microrganismi che producono il compost, e dovrà essere presente nel cumulo
nella giusta percentuale. Infatti, se il cumulo è troppo secco, la
decomposizione microbica rallenta notevolmente; per farla ripartire bisognerà
innaffiare e rivoltare il cumulo con l’apposito aeratore.
Viceversa, se il cumulo è troppo bagnato c’è scarsità
di ossigeno e la decomposizione si trasformerà in marcescenza (reazione
anaerobica). In questo caso il cumulo dovrà essere rivoltato aggiungendo
materiale secco, come per esempio trucioli di legno, foglie secche o pezzetti
di cartone.
È assolutamente necessario trovare un giusto
equilibrio tra i rifiuti più ricchi d’acqua e quelli secchi: introdurremo
quindi nel contenitore le quantità che rendono il cumulo umido, ma non bagnato.
Per verificare la giusta umidità si può fare la prova
del “pugno”: prendiamo con la mano un po’ di materiale e stringiamo il pugno;
se mantiene la forma e non si creano gocce d’acqua l’umidità è giusta, se
invece si sbriciola sarà troppo asciutto.
L’indispensabile ossigeno.
Il compost “è vivo” e quindi ha bisogno d’aria: in un
cumulo compatto non c’è ossigenazione, e i microrganismi aerobi non possono
vivere né nutrirsi.
Nel Composter l’aria entra dalle apposite feritoie e
attraversa il cumulo: è quindi indispensabile che il cumulo all’interno del
contenitore non sia compatto (attenzione alla troppa umidità!) ma soffice e
strutturato; ciò si ottiene con l’aggiunta di materiale grossolano come
rametti, trucioli, foglie, paglia, ecc. È buona norma rivoltare o smuovere il
cumulo periodicamente con l’apposito aeratore per favorire la circolazione
dell’aria. La carenza di aerazione provoca la formazione di composti
maleodoranti facilmente eliminabili seguendo i consigli suddetti.
Il carbonio e l’azoto.
Il rapporto C/N (carbonio/azoto) è un elemento
importante per il processo di compostaggio. I materiali ricchi di carbonio sono
fonte di energia per la vita dei microrganismi, mentre l’azoto è indispensabile
per la crescita e la moltiplicazione degli stessi.
Un giusto equilibrio del C/N favorisce la
decomposizione rapida: se nel cumulo prevalgono i rifiuti ricchi di carbonio
come foglie, ramaglie, segatura, ecc., il processo ha un decorso molto lento a
causa della scarsità di azoto disponibile; questo si risolve con l’aggiunta di
scarti alimentari.
Al contrario, una sovrabbondanza di rifiuti della
cucina ricchi di azoto, libera un eccesso di ammoniaca provocando cattivi
odori; in questo caso è sufficiente aggiungere rametti sminuzzati, foglie,
pezzi di cartone, ecc., rimescolando il tutto per favorire l’ossigenazione.
Nella tabella seguente vengono indicati alcuni dati
medi relativi al rapporto carbonio/azoto dei rifiuti organici compostabili.
La composizione dei materiali e quindi il giusto
rapporto possono essere ricavati utilizzando i dati della tabella e la formula
riportati in questa pagina.
Per un buon risultato, il rapporto medio C/N deve essere di circa 25 max
30.
ALLESTIMENTO
DEL CUMULO e RIEMPIMENTO DEL COMPOSTER
·
Quando si riempie il Composter per la prima volta, è
consigliabile immettere nel contenitore un secchio di compost maturo, oppure
creare un letto composto da piccoli rami, paglia, trucioli, foglie
·
ALternare strati di scarto umido e scarto verde
·
Fare attenzione al giusto rapporto carbonio/azoto dei
materiali, ma soprattutto all’umidità, infatti un eccesso di quest’ultima
impedisce l’aerazione (ossigenazione) del cumulo.
·
Ricordarsi di rimescolare periodicamente il contenuto
del contenitore con l’apposito aeratore.
ESTRAZIONE DEL
COMPOST
Quando i rifiuti si sono trasformati in un soffice terriccio nero e
spugnoso, il compost è pronto per essere utilizzato. Se il contenitore è pieno,
e metà del cumulo maturo, è consigliabile svuotare e riposizionare il contenitore.
Il compost può essere "raffinato" con un'operazione di vagliatura
che elimina le le parti legnose parzialmente decomposte.
RISPOSTE
PRATICHE A DOMANDE FREQUENTI
Ho iniziato il compostaggio domestico,
continuo a introdurre rifiuti da diverso tempo, ma non riesco a
riempirlo.
I rifiuti organici contengono una grossa percentuale
di acqua che si disperde con la decomposizione, con una conseguente e notevole
diminuzione dei volumi.
Certi rifiuti non si sono decomposti.
Perché?
Ci sono rifiuti che si decompongono meno velocemente
di altri: ad esempio, i gusci di noce, i gusci d’uovo, le parti legnose, le
verdure o i frutti (torsoli di cavolo, noccioli), le ossa. Basta sminuzzarli
e/o rimetterli nel contenitore per un altro “ciclo”. Bisogna fare attenzione
alle bucce di patata, d’agrume e di castagna: quando sono “trattate” dal
produttore per durare nel tempo, si decompongono molto lentamente.
Sembra che ai rifiuti immessi al
compostaggio domestico non succeda niente.
Dopo la prima installazione i tempi sono un po’ più
lunghi, bisogna strutturare il cumulo con una certa quantità di materiale, si
devono creare i bioriduttori e la natura ha i suoi tempi. È bene fare
attenzione alla composizione della miscela per avvicinarsi il più possibile ad
un corretto rapporto carbonio/azoto
Il cumulo produce cattivo odore.
È il classico sintomo che c’è qualcosa che non
funziona: in condizioni normali il cumulo deve dare un odore “di sottobosco”. È
molto probabile che ci sia un eccesso di umidità; in questo caso è sufficiente
introdurre nel contenitore materiali asciutti e rimescolare.
Il contenuto è asciutto e non si
decompone.
È sufficiente introdurre rifiuti della cucina ricchi
di umidità o innaffiare e rimescolare: le varie tipologie di rifiuti si
amalgamano, favorendo
l’ossigenazione.
Come utilizzare il compost maturo?
Il compost maturo può essere utilizzato come un normale fertilizzante,
preferibilmente mescolato con la terra.
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