martedì 15 agosto 2017

FESTEGGIAMO ALL'INSEGNA DEL DIVERTIMENTO E DEL RISPETTO PER LA NATURA E NON DEL CONSUMISMO E DELLO SPRECO


The show must go on! Fino a quando?


Il denaro deve girare, non si deve fermare! La produzione deve sempre più inventare e aumentare! L’arricchimento deve essere sempre maggiore! 
Siamo diventati una società priva di princìpi, di valori condivisi che non siano il “Dio Denaro”, inguaribilmente consumistica. 
Tutto ciò, ovviamente, produce rifiuti di ogni tipo. Ed è chiaro che nella civiltà industriale, qual è la nostra, si può solo spostare il fronte del rifiuto, ma non lo si può eliminare. Democrito, filosofo greco antico, diceva che in natura “nulla si crea e nulla si distrugge”. L’idea che i rifiuti possano essere eliminati è solo utopica. Possiamo tentare di dare la colpa ai governanti, politici e imprenditori, con i loro silenzi, con i loro arricchimenti illeciti, ma la disinformazione in genere, contribuisce a non far percepire che quella della infinita produzione di beni, la maggior parte inutili, insieme allo sfrenato consumismo, sono il modo migliore per distruggere la vita del nostro ambiente.
Il problema dello smaltimento dei rifiuti non si risolve facilmente, anche con l’uso di nuove tecnologie drogando sempre di più il sistema. È praticamente irresolubile. I rifiuti si possono nascondere, come la polvere sotto al tappeto, o bruciare, ma non cambia assolutamente niente se l’inquinamento si dirige verso l’atmosfera invece che restare al suolo.
In un quadro del genere sono ridicole, per non dire grottesche, alcune beghe per la lotta alla salvaguardia dell’ambiente. Di sicuro molte regole andrebbero fatte rispettare sotto ogni profilo, ma il vero problema è un altro, e lo sappiamo tutti qual è, anche se continuiamo a girarci intorno: i rifiuti non sono che l’altra faccia, spudorata e quasi nascosta, della civiltà dei consumi.
O ci convinciamo a ridurre il consumo, almeno di quei beni inutili, e quindi produrre di meno, rinunciando a determinati princìpi demenziali come “l’usa e getta” oppure è inutile versare lacrime di coccodrillo.
Ognuno deve fare la sua parte, cominciamo con la cosa semplice che è quella di differenziare correttamente.
MATERIALI NON DIFFERENZIABILI

Nessun commento:

Posta un commento