mercoledì 22 marzo 2017

SACCHETTI BIODEGRADABILI



Come si può sapere se il sacchetto che si sta utilizzando è biodegradabile e compostabile o non lo è affatto?
Controllare la dicitura di conformità alla norma UNI EN 13432:2002 cercando sul sacchetto la frase “Sacco biodegradabile e compostabile conforme alla norma UNI EN 13432:2002, sacco utilizzabile per la raccolta dei rifiuti organici” che di solito viene riportata lateralmente o nella zona frontale.


Cercare sul sacchetto i marchi che attestano la certificazione della biodegradabilità e della compostabilità, come ad es. “OK Compost”, “Compostable” e “Compostabile CIC”, “OK Vincotte”, “Mater Bi”.






Nel 2002 il Comitato europeo di normazione ha introdotto la norma EN 13432.L’obiettivo è già piuttosto chiaro nel suo titolo: “Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione”.
La EN 13432 nasce anche per colmare alcune lacune della precedente direttiva 94/62/CE, che causavano possibili incomprensioni o usi impropri dei termini “compostabile” e “biodegradabile”.
In base alla norma, un materiale può definirsi “compostabile” se possiede le seguenti peculiarità:
  • degradabilità pari ad almeno il 90% entro sei mesi in presenza di un ambiente ricco di anidride carbonica. Il valore deve essere verificato in base al metodo ISO 14855.
  • se messa in contatto con materiali organici per tre mesi, la massa del materiale deve essere costituita almeno per il 90% da frammenti di dimensioni inferiori a 2 mm, da verificare secondo lo standard ISO 14045.
  • il materiale non deve avere effetti negativi sul processo di compostaggio
  • bassa concentrazione di metalli pesanti additivati al materiale
  • i valori di pH, il contenuto salino, le concentrazioni di solidi volatili, azoto, fosforo, magnesio e potassio devono rimanere al di sotto dei limiti stabiliti
Ciascuno di questi punti è necessario per la definizione della compostabilità, ma preso singolarmente non è sufficiente. Ad esempio, un materiale biodegradabile non è necessariamente compostabile perché deve anche disintegrarsi durante un ciclo di compostaggio. D'altra parte, un materiale che si frantuma durante un ciclo di compostaggio in pezzi microscopici che non sono però poi totalmente biodegradabili non è compostabile.
Le Bioplastiche o Plastiche biodegradabili e compostabili sono quelle che rispettano tutti i criteri delle norme scientificamente riconosciute per la biodegradabilità e la compostabilità dei prodotti plastici (norme EN 13432 per l’Europa, ASTM D6400 per gli USA). VINÇOTTE, DIN CERTCO per l’ Europa e BPI WORLD per gli Usa sono gli Enti preposti che rilasciano la certificazione di biodegradabilità e compostabilità.
Con l’ ottenimento della certificazione di compostabilità si ha diritto all’impiego dei marchi, OK Compost e/o Compostable Logo che possono essere impressi sulle confezioni dei granuli e sulla documentazione pubblicitaria e tecnica che li accompagna.

Figura 1 – Marchi che certificano la norma Europea EN 13432 ( Sul prodotto deve essere riportato almeno uno dei primi due, il terzo è per il mercato USA, norma ASTM D6400)


Secondo la normativa comunitaria EN13432 / EN 14995 sulla degradabilità dei componenti bisogna che l’oggetto dichiarato compostabile (e, quindi, biodegradabile) abbia uno di questi due simboli:
Figura 2 – Ulteriori Marchi che certificano la rispondenza alla norma Europea EN 13432


 NOTA BENE:
SACCHETTO UTILIZZABILE PER IL CONFERIMENTO DI ORGANICO




SIMBOLI CHE SI TROVANO NEGLI ALTRI TIPI DI SACCHETTI, UTILIZZABILI SOLO PER IL CONFERIMENTO DI PLASTICA ED INDIFFERENZIATA


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