mercoledì 8 febbraio 2017

FORMATO PDF DELLA PAGINA DEL VADEMECUM RELATIVA ALLA FRAZIONE ORGANICA


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La frazione organica è la componente dei rifiuti costituita da scarti alimentari e vegetali: in una sola parola si definiscono biodegradabili.


Gli scarti alimentari e vegetali rappresentano circa un terzo dei rifiuti prodotti complessivamente; la raccolta differenziata è semplicemente una buona abitudine, non comporta un impegno oneroso. Si ricorda inoltre che non è facoltativa, ma obbligatoria. La normativa ne impone il rispetto e prevede sanzioni per chi non la applica. 
Ogni volta che cuciniamo o facciamo giardinaggio produciamo rifiuti organici: pensiamo a quanto scarto produciamo nella fase di preparazione dei cibi (bucce di verdura e frutta) o quando, purtroppo, eliminiamo cibo avariato o scaduto. Questo scarto in verità è un materiale molto prezioso perché può diventare compost, ovvero un ammendante naturale in grado di restituire sostanze organiche ed elementi minerali al terreno.
Il ciclo funziona e dà risultati solo se si raccoglie frazione organica di ottima qualità e in consistente quantità, quindi solo se tutti i cittadini separano (e correttamente) tale rifiuto. Funziona e dà risultati anche se tutti i maggiori produttori di questo rifiuto (es. ristoranti, mense, ecc.) si attengono alle regole di separazione e adottano la buona pratica della raccolta differenziata presso la propria attività. 
Lasciare che gli scarti vegetali o gli sfalci vengano gestiti come rifiuti indifferenziati non è solo un errore, ma un danno; trascurare l’importanza del valore che ha questo tipo di rifiuto è irrispettoso nei confronti del territorio e del bene comune.
La riduzione del rifiuto indifferenziato, ottenuta grazie all’incremento della raccolta differenziata e alla separazione della frazione organica, abbatte la quantità di rifiuti destinati a discarica, con risultati ampiamente positivi principalmente di natura ambientale. La frazione organica, inoltre, essendo l’unico tipo di rifiuto che viene trattato e trasformato per la produzione di compost di qualità, aggiunge ancor più valore all’impegno dei cittadini. Il ciclo si compie e si chiude con il reimpiego sul territorio di un prodotto nobile, il compost, dagli stessi cittadini che lo hanno avviato separando i rifiuti.
Gli errori o, peggio, i comportamenti irrispettosi nella fase iniziale (domestica) del ciclo, ovvero la mancata o sbagliata separazione dei rifiuti, organici e non, pregiudicano il risultato, vanificando lo sforzo e l’impegno di molti. 

1 commento:

  1. Le pile esaurite e i farmaci scaduti vanno nell'indifferenziata , vero ????
    Tanto non inquinano .........

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