mercoledì 16 novembre 2016

L’IMPORTANZA DI DIFFERENZIARE I RAEE


Si stima che ogni abitante produca in un anno circa 14 kg di RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche). Se abbandonati o non trattati correttamente, questi rifiuti disperdono nell’ambiente sostanze pericolose inoltre non potrebbero essere recuperate molte materie prime quali vetro, plastiche e metalli (ferro, rame, acciaio, ghisa e alluminio). Da un elettrodomestico è infatti possibile ricavare 28 kg di ferro6 kg di plastica e oltre 3 kg tra rame e alluminio.
Alcuni RAEE contengono sostanze dannose per l’ambiente. Ad esempio, clorofluorocarburi (CFC) e idroclorofluorocarburi (HCFC), utilizzati nei circuiti refrigeranti e nelle schiume isolanti di frigoriferi, congelatori e condizionatori di vecchia generazione. Questi gas sono considerati i principali responsabili dell’immissione di cloro nell’atmosfera e hanno un forte impatto ambientale.
Sono inoltre pericolose alcune sostanze presenti nei condensatori, negli interruttori al mercurio e nelle componenti cromate dei più comuni elettrodomestici.
Il nostro centro comunale di raccolta divide i RAEE in tre gruppi, individuati dalla normativa in base al sistema di trattamento e smaltimento:
·     Gruppo RAEE (CFC);
·     Gruppo RAEE (TV);
·     Gruppo RAEE (CUC.+SCALD.).
Una volta divisi, i RAEE vengono portati negli impianti specializzati per lo smontaggio, il recupero e il riciclaggio delle parti riutilizzabili.
 Negli impianti, i vecchi elettrodomestici vengono conservati in ambienti protetti e privati delle componenti pericolose.
I gruppi più dannosi per l’ambiente sono gli apparecchi che contengono CFC e HCFC, gas molto dannosi per l’ozono.
Per prima cosa dal circuito di raffreddamento vengono estratti gli olii e i gas CFC e HCFC, poi viene smontato il compressore. Solo dopo l’elettrodomestico viene triturato in un ambiente ermetico, per evitare la dispersione dei gas nocivi contenuti nelle schiume isolanti.
Molti televisori e monitor raccolti (Gruppo RAEE "TV") hanno un tubo catodico che deve essere trattato per evitare di spargere polveri di metalli pesanti e per riciclare il vetro, che poi diventano nuovi monitor e tvAttualmente il vetro recuperato viene riutilizzato dagli stessi produttori di monitor e schermi.
Oltre il 90% dei materiali di cui è composto un monitor a tubo catodico (rame, ferro, alluminio, vetro, plastica) viene riutilizzato.
Il riciclaggio degli altri elettrodomestici (lavatrici, lavastoviglie, cappe aspiranti, piccoli elettrodomestici) è più semplice, perché non hanno gas all'interno. Dopo la rimozione delle parti pericolose (interruttori e condensatori) e dell’eventuale contrappeso di cemento, possono quindi essere triturati anche in ambienti non ermetici.

Queste operazioni consentono il recupero di molti materiali (ferro, rame, alluminio e plastica) e l’eliminazione di quelli che non possono essere riutilizzati, ad esempio il poliuretano.

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